Guerra in Ucraina: “LA PACE SI COSTRUISCE”

Una guerra assurda che non avrebbe mai dovuto cominciare. Andava evitata a tutti i costi. L’Italia si dovrebbe  caratterizzare e farsi promotrice di un’azione di politica AUTONOMA E LIBERA per negoziare con la Russia e l’Ucraina l’immediato cessate il fuoco e a seguire i punti per un accordo che ci porti a ristabilire la pace tra i due Paesi. A Italia, Francia e Germania il ruolo di garanti di fatto, a Papa Francesco quello di garante morale dell’accordo di pace. Se non fermiamo la guerra il grande rischio è un conflitto tra Occidente e Russia con conseguenze catastrofiche.

Spesa pubblica: “interventi qualitativi”

Forti interventi qualitativi.  La grande sfida è intervenire sulla qualità della spesa pubblica. Potremmo cominciare evitando gli sprechi che sono il vero problema del nostro debito pubblico. L’Italia spreca molto.

Riforma fiscale: “Pace tra Stato e cittadino”

L’Italia ha bisogno di grande riforma fiscale e tributaria. Nel Paese si deve  ristabilire un rapporto di collaborazione e fiducia tra Stato e cittadino. Dobbiamo raggiungere la PACE FISCALE.  Lo Stato e il cittadino devono chiudere ogni pendenza e ristabilire un rapporto di fiducia e collaborazione. La soluzione potrebbe essere, da un lato, prevedere un accordo a saldo stralcio e, dall’altro, pagamenti spontanei e ridotti per chi si avvede di errori e omissioni commessi in buona fede. Si potrebbe, poi, ipotizzare una tassazione fissa (es: al 20%) per redditi autonomi fino a 250 mila euro. Non è possibile che solo il 4% dei contribuenti dichiari redditi oltre i 70 mila euro. Non é credible. Il dato é smentito dai risparmi, dalla ricchezza prodotta. L’aliquota fissa (es: al 20%) applicata a redditi fino a 250 mila euro consentirebbe l’emersione di entrate non dichiarate e che sfuggono da sempre ad ogni tassazione. Raggiunta la PACE FISCALE, applicando il principio del buon padre di famiglia, non sarà più contemplato reiterare le evasioni, con conseguente inasprimento di pene e sanzioni per coloro che dovessero perseverare.

Reddito  di Cittadinanza: “ reddito da inserimento al lavoro”

Deve diventare un reddito per l’inserimento reale e concreto nel mondo del lavoro attraverso il contributo statale al datore di lavoro per favorire l’assunzione del precario disagiato con l’integrazione statale del salario esposto in busta paga, così con la duplice funzione di beneficio del lavoratore, che viene assunto, e delle aziende. Il reddito di cittadinanza così come concepito ed attuato oggi non è utile né a chi lo percepisce, che permane nella condizione di precarietà, né allo Stato che finisce per sprecare le risorse pubbliche favorendo il lavoro in nero.

Politica Estera: “Priorita del Paese”

L’Italia deve avere una leadership forte in Europa e in Nord Africa; deve trattare con i  Paesi della Regione Asiatica i dossier caldi della stessa Regione; deve essere un interlocutore serio e credibile con Paesi strategici come Russia e Turchia; deve riequilibrare il rapporto con gli USA; deve farsi valere nei contesti  internazionale e in ambito NATO.

Immigrazione: “comitato permanente con Egitto, Tunisia, Libia, Algeria e Marocco”

L’Italia deve promuovere un coordinamento permanente con i Paesi del nord Africa, ossia Egitto, Tunisia, Libia,  Algeria  e Marocco: un comitato  fisso  e permanente che metta fine alle morti nel mediterraneo. Immigrazione ordinata e disciplinata a vantaggio proprio degli immigrati. Non è concepibile far arrivare in Italia immigrati in cerca di condizioni migliori e ridurli invece in uno stato di abbandono, di povertà assoluta, spesso in stato di schiavitù, privandoli di ogni diritto e rendendoli indirettamente manodopera per le organizzazioni criminali. CIÒ È INTOLLERABILE per un Paese che si definisce civile.

Afghanistan: “uno dei più grandi errori della politica estera occidentale“

Incredibile che due Presidenti americani, di estrazione politica diversa, abbiano, uno, autorizzato la sottoscrizione di un contratto con i Talebani e, l’altro, avallatone la validità dandovi seguito. Ancora più incredibili sono le modalità  con cui la coalizione internazionale ha abbandonato l’Afghanistan e i suoi cittadini in mano ai Talebani. Le drammatiche conseguenze, abbondantemente prevedibili, di uno dei più grandi errori della politica estera occidentale sono sotto gli occhi di tutti. Il rischio Talebani é altissimo ancora oggi e più che mai. La comunità internazionale, anche ridisegnata, dovrebbe tornare subito in Afghanistan e, con la forza del diritto internazionale, costringere diplomaticamente i Talebani a rispettare i diritti umani, i bambini, le donne, nonchè a garantire l’obbligo all’istruzione e assicurare a tutti i cittadini la convivenza pacifica, disciplinata da regole costituzionali.

Guerra in Ucraina: “LA PACE SI COSTRUISCE”

Una guerra assurda che non avrebbe mai dovuto cominciare. Andava evitata a tutti i costi. L’Italia si dovrebbe  caratterizzare e farsi promotrice di un’azione di politica AUTONOMA E LIBERA per negoziare con la Russia e l’Ucraina l’immediato cessate il fuoco e a seguire i punti per un accordo che ci porti a ristabilire la pace tra i due Paesi. A Italia, Francia e Germania il ruolo di garanti di fatto, a Papa Francesco quello di garante morale dell’accordo di pace. Se non fermiamo la guerra il grande rischio è un conflitto tra Occidente e Russia con conseguenze catastrofiche.

Spesa pubblica: “interventi qualitativi”

Forti interventi qualitativi.  La grande sfida è intervenire sulla qualità della spesa pubblica. Potremmo cominciare evitando gli sprechi che sono il vero problema del nostro debito pubblico. L’Italia spreca molto.

Riforma fiscale: “Pace tra Stato e cittadino”

L’Italia ha bisogno di grande riforma fiscale e tributaria. Nel Paese si deve  ristabilire un rapporto di collaborazione e fiducia tra Stato e cittadino. Dobbiamo raggiungere la PACE FISCALE.  Lo Stato e il cittadino devono chiudere ogni pendenza e ristabilire un rapporto di fiducia e collaborazione. La soluzione potrebbe essere, da un lato, prevedere un accordo a saldo stralcio e, dall’altro, pagamenti spontanei e ridotti per chi si avvede di errori e omissioni commessi in buona fede. Si potrebbe, poi, ipotizzare una tassazione fissa (es: al 20%) per redditi autonomi fino a 250 mila euro. Non è possibile che solo il 4% dei contribuenti dichiari redditi oltre i 70 mila euro. Non é credible. Il dato é smentito dai risparmi, dalla ricchezza prodotta. L’aliquota fissa (es: al 20%) applicata a redditi fino a 250 mila euro consentirebbe l’emersione di entrate non dichiarate e che sfuggono da sempre ad ogni tassazione. Raggiunta la PACE FISCALE, applicando il principio del buon padre di famiglia, non sarà più contemplato reiterare le evasioni, con conseguente inasprimento di pene e sanzioni per coloro che dovessero perseverare.

Reddito  di Cittadinanza: “ reddito da inserimento al lavoro”

Deve diventare un reddito per l’inserimento reale e concreto nel mondo del lavoro attraverso il contributo statale al datore di lavoro per favorire l’assunzione del precario disagiato con l’integrazione statale del salario esposto in busta paga, così con la duplice funzione di beneficio del lavoratore, che viene assunto, e delle aziende. Il reddito di cittadinanza così come concepito ed attuato oggi non è utile né a chi lo percepisce, che permane nella condizione di precarietà, né allo Stato che finisce per sprecare le risorse pubbliche favorendo il lavoro in nero.

Politica Estera: “Priorita del Paese”

L’Italia deve avere una leadership forte in Europa e in Nord Africa; deve trattare con i  Paesi della Regione Asiatica i dossier caldi della stessa Regione; deve essere un interlocutore serio e credibile con Paesi strategici come Russia e Turchia; deve riequilibrare il rapporto con gli USA; deve farsi valere nei contesti  internazionale e in ambito NATO.

Immigrazione: “comitato permanente con Egitto, Tunisia, Libia, Algeria e Marocco”

L’Italia deve promuovere un coordinamento permanente con i Paesi del nord Africa, ossia Egitto, Tunisia, Libia,  Algeria  e Marocco: un comitato  fisso  e permanente che metta fine alle morti nel mediterraneo. Immigrazione ordinata e disciplinata a vantaggio proprio degli immigrati. Non è concepibile far arrivare in Italia immigrati in cerca di condizioni migliori e ridurli invece in uno stato di abbandono, di povertà assoluta, spesso in stato di schiavitù, privandoli di ogni diritto e rendendoli indirettamente manodopera per le organizzazioni criminali. CIÒ È INTOLLERABILE per un Paese che si definisce civile.

Afghanistan: “uno dei più grandi errori della politica estera occidentale“

Incredibile che due Presidenti americani, di estrazione politica diversa, abbiano, uno, autorizzato la sottoscrizione di un contratto con i Talebani e, l’altro, avallatone la validità dandovi seguito. Ancora più incredibili sono le modalità  con cui la coalizione internazionale ha abbandonato l’Afghanistan e i suoi cittadini in mano ai Talebani. Le drammatiche conseguenze, abbondantemente prevedibili, di uno dei più grandi errori della politica estera occidentale sono sotto gli occhi di tutti. Il rischio Talebani é altissimo ancora oggi e più che mai. La comunità internazionale, anche ridisegnata, dovrebbe tornare subito in Afghanistan e, con la forza del diritto internazionale, costringere diplomaticamente i Talebani a rispettare i diritti umani, i bambini, le donne, nonchè a garantire l’obbligo all’istruzione e assicurare a tutti i cittadini la convivenza pacifica, disciplinata da regole costituzionali.

Fidanzato con Madeleine.
Padre di Anna Capuano.
Frutto di un amore intenso, profondo e inscindibile. Nessun contrasto o divisione potrà mai scalfirne la grandezza.

Grazie Madeleine